2010-05-28

Due Parole Sull'iPad

L'iPad è il primo tablet di Apple, sul punto di approdare in Italia, e già record di vendite negli Stati Uniti.

Le priorità di Apple sono chiare: design, sicurezza, supporto e usabilità immediata a prezzo di minore libertà per l'utente e poca apertura verso formati alieni. E il vizio di enfatizzare un po' troppo quello che si vende.

Infatti Steve Jobs mente consapevolmente quando indica come rivouzionario l'iPad, in fondo è un semplice tablet pc, esistono da anni; probabilmente ha solo trovato il momento giusto per lanciarli sul mercato (non è poco), con un prodotto ben progettato, accompagnato da negozi on-line già pronti e soprattutto da una campagna pubblicitaria mastodontica.

Tutto sommato non è grave prendersi sul serio: sono spacciate come rivoluzioni anche il cinema 3D (vecchio cent'anni) o la tv in HD, esplosa solo ora grazie alle potenzialità degli schermi ma non certo una novità, come tecnologia. (Ma poi 1080 pixel su uno schermo da 42" si possono chiamare alta definizione?)

Allora, iPad sì o iPad no? Non si può affermare che sia inutile: è molto più comodo di un netbook e più votato alla multimedialità rispetto a uno smartphone, pensato per leggere e guardare più che per scrivere o comunicare (pesa molto l'assenza della webcam).

Se avessi un iPad non me ne farei quasi nulla: non sono un pendolare e quando mi sposto ho sempre un buon motivo per avere con me il netbook (un eeePC). Ma per chi ogni giorno fa un'ora o due di treno il discorso cambia: può sfogliare i quotidiani on-line o guardare l'ultimo episodio di Lost, leggere un libro o fare una partita a scacchi. Si può fare con qualsiasi tablet, ovviamente, ma va dato il merito ad Apple di aver dato uno scossone a questo settore piuttosto sonnacchioso del mercato.

Più banalmente, chi va in vacanza e non vuole il peso di un computer ma qualche filmetto con gli amici se lo vuol vedere può risolvere agilmente la questione con un iPad, in attesa che arrivi sul mercato cinemin.

Mi sento strano a dirlo, ma promuovo l'iPad, con tutti i suoi difetti. Bocciato invece Corriere.it, che da mesi ne fa una pubblicità quasi sfacciata, e con il quotidiano anche la giornalista Farkas, prima autrice di un articolo sui suoi problemi nell'uso dell'iPad in cui rivela una preparazione piuttosto zoppicante, poi per un non-articolo in cui il tablet Apple viene incensato da un designer di NY che l'ha scambiato per un Kindle molto costoso.

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